Una giornata di confronto partecipato per affrontare insieme le sfide che ci attendono.

C’è una data ed è il 2030. Ci sono obiettivi e tra questi anche quello che ci invita a “raggiungere la gestione sostenibile e l’uso efficiente delle risorse naturali” e ci sono strumenti di attuazione che suggeriscono la via, primo fra tutti, per il nostro ambito l’ “elaborare e attuare politiche volte a promuovere il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali”. Parliamo di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU.

E poi c’è un count-down inesorabile, che non sono i 7 anni che ci separano dal raggiungimento degli obiettivi, ma quello che la natura, i nostri paesaggi Unesco, hanno attivato senza interpellare nessuno di noi, per il quale non ci hanno chiesto il permesso, ma che non passa giorno ci venga esibito, quasi urlato, in tutta la sua urgenza: fate qualcosa, il vostro agire, la vostra secolare insensibilità ci sta condizionando e sta minando la nostra unicità! Una sfida globale dalla quale non possiamo esimerci, in tutti gli ambiti, incluso il nostro, il turismo.

Un piano strategico è ciò che serve, ma non può certo essere pensato da pochi: sono troppi gli interessi e le poste in gioco. Occorre avviare un processo di condivisione con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders, della politica e di chi a vario titolo si impegna a tutelare questo patrimonio. Da qui l’idea del nuovo management dell’Ente di organizzare il primo appuntamento dedicato alla progettazione partecipata, convinto che su temi come sostenibilità, cambiamento climatico e responsabilità non esista programmazione o strategia che possa essere calata dall’alto. Ecco quindi prendere forma l’idea di un momento di incontro, attraverso il quale, con un metodo bottom-up, basato sui principi della “democrazia partecipata”, con la supervisione e gli stimoli di un Comitato Scientifico di altissimo livello e le competenze di un gruppo di psicologi specializzati nella gestione di processi di design thinking sarà possibile approfondire temi di estrema attualità.