Sei mesi di ascolto e condivisione, 9 incontri, altrettante location e circa 500 testimoniaze

Si è conclusa con gli ultimi due appuntamenti del 1° dicembre (Canale e Pollenzo) la prima fase dell’attività di Progettazione Partecipata: la disseminazione e l’ascolto. Tutto è iniziato lo scorso mese di giugno a Grinzane Cavour dove abbiamo, con oltre 120 stakeholder, gettato le basi di un’attività che ci ha visti impegnati nell’incontrare gli operatori turistici e i portatori d’interesse del settore turistico. Perché tutto questo darci da fare? Semplicemente perché siamo partiti da un interrogativo: progettare “per” o progettare “con”? La nostra scelta è chiara: non esiste programmazione o strategia che possa essere calata dall’alto, soprattutto quando si parla di territori, di turismo e sostenibilità. La nostra attività di ascolto e disseminazione volge quindi al termine? Non proprio. Dobbiamo elaborare tutte le proposte che ci sono giunte da tutti i partecipanti: dal Basso Monferrato all’Alta Langa, passando per il Roero. E’ stato un viaggio bellissimo e di grande crescita professionale e ci sembra doveroso ringraziare tutti i partecipanti, che hanno dedicato in un giorno d’autunno 3 ore del loro tempo per progettare con noi. Un sentito grazie va a anche a tutti i sindaci che ci hanno aiutato in questo progetto (Castell’Alfero, Cocconato, Nizza Monferrato, Cortemilia, Diano d’Alba, Dogliani, Canale e Bra per l’appuntamento all’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo) così come al Gal Langhe Roero Leader, che ci affiancati nelle aree di sua pertinenza, e al Comitato scientifico che ci ha indirizzati. Infine, doveroso anche ricordare l’impegno del team di psicologi che hanno animato il dibattito per tutto il periodo: LaborPlay è stata una presenza costante e grazie a loro siamo riusciti a motivare la partecipazione e il confronto.

Quindi? E niente, adesso ci concentreremo sugli step successivi, ma subito dopo l’ultimo appuntamento ci è presa un po’ di tristezza: incontrarvi è stato un grande piacere, vedere nascere collaborazioni tra operatori intorno ai tavoli è stato un successo, stringere mani, riconoscersi e condividere le stesse visioni è stato un onore. Pensiamo quindi non possa finire qui e che dovremmo vederci ancora, magri per parlare di specifici progetti, di attività in corso, di proposte: che ne dite? Ci vediamo nel 2024 per un caffè? O meglio per un world Café? Noi ci siamo, e voi?

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